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Le nuove intercettazioni segrete: sesso hard e apprezzamenti da caserma?

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Pare (si mormora) che l’Espresso abbia rinunciato a pubblicare le intercettazioni hard tra Berlusconi e Confalonieri, la Mara Carfagna, la Michela Brambilla e la Maria Stella Gelmini. Ma perché? Mi avrebbe dato proprio gusto sapere che si sono detti.
Si dice che le intercettazioni verranno bruciate ma per fortuna (si mormora) che ne esistano in giro varie copie. Tra cui una nelle mani dell’Espresso.

Lo sostiene, tra gli altri, http://wildgretapolitics.wordpress.com/2008/07/03/lespresso-annulla-la-pubblicazione-delle-intercettazioni-hard-o-la-rimanda/
E pare che la decisione di rimandare l’apparizione a Matrix, con Mentana, sia stata motivata proprio dalla convinzione che l’Espresso NON avrebbe fatto scoppiare la bomba atomica del gossip.
Ma la cosa interessante è che le copie girano e i giornalisti non sono capaci di tenere la bocca chiusa. Sapete come sono i giornalisti. Si farebbero ammazzare piuttosto che stare zitti (gentiluomo muore ma non tace). E poi oggi come oggi se hai una copia delle intercettazioni, trovi sicuramente qualcuno disposto a fare qualunque cosa pur di dargli una sbirciatina.
E sono convinto che in questo momento c’è chi sta usando bassamente le sue informazioni segrete per ottenere favori sessuali innominabili. Forse eccitato dal tono delle intercettazioni stesse. Ma ti sembra giusto che se non sei nel giro dei giornalisti non puoi sapere cosa abbia detto quel mascanzoncello del Silvio alla procace Carfagna?
Comunque qualche cosa vi posso sussurrare anch’io.
Innanzi tutto a leggere qua e là gli articoli comunque si riesce a intuire qualche cosa.
Innanzi tutto sul fatto che non pubblicare le intercettazioni è stato per qualcuno un dolore cocente. Forse non sopravviverà… Ma ve lo immaginate cosa vuol dire buttare via un’occasione così per mancanza di coglioni?
http://dagospia.excite.it/articolo_index_41803.html pubblica una lettera maligna di Carlo Aimeri che insinua che il non pubblicare le registrazioni sia costato dolore fisico avere di fronte il più grande scoop della storia e non poterlo pubblicare: “Ah che goduria leggere il retroscena di Davanzo su Repubblica. Il cane rabbioso è a due cm dall’ osso (ha le intercettazioni di berlusca sul tavolo) , sbava ringhia, ha il pelo dritto, ma poi il collare si stringe e tutto si dissolve in un guaito incomprensibile. Il suo padrone (oops scusate, libero editore ) questa volta ha qualche partita grossa da giocare è ha chiuso lo strangolo.”
E in effetti chiede Davanzo su Repubblica di oggi: “È vero che, in un documento acustico, spiega a Fedele Confalonieri le ragioni postribolari dell'ingresso di qualche ministra nel governo (gli uomini di Di Pietro arrivano a chiederlo in pubblico)?”.
Sempre da Repubblica di oggi sappiamo che nel Partito della Libertà sono al panico: ” Ecco allora che cosa strilla un'aquila del Partito della libertà (Boniver): "Quelle intercettazioni private. Eccome se ci sono. E dentro c'è di tutto e di più. Le ha in mano un magistrato. Bisognerà solo capire come e quando verranno fuori". Le fa eco un'altra voce femminile del partito blu (Santelli): "Una parte della magistratura ha perso ogni pudore nell'utilizzo delle intercettazioni e ora ha la tentazione di usarle come arma finale nella guerra politica del governo".”
E Davanzo continua crudele: “In quei file-audio, c'è un colloquio alquanto simile a quello che, soltanto immaginato, ingrassato dalla malafede o dall'ingenuità, ammattisce istericamente i Palazzi di Roma e ingolosisce le redazioni. "Silvio" e "Fedele" si intrattengono sulle virtù di una giovane signora planata dallo spettacolo nella politica”
A questo punto ci viene in mente, chissà perché l’altra frase che gira sui blog, messa in bocca a Donadi delI’IDV, che dice grossomodo: “Clinton però poi la Lewinsky non l’ha fatta Ministro.”
E’ di questo che parla Berlusconi con Confalonieri?
Sarebbe estremamente piccante.
Ma torniamo a Davanzo su Repubblica, scrive ancora più carogna: “Sono conversazioni malinconiche, a quanto pare. Il mago si protegge da ogni tentazione giovanile e pressing femminile. Appare consapevole, con qualche nostalgia, dell'ingiuria che il tempo infligge all'energia. Le soubrette ne parlano tra di loro, deluse.”
Cioè ci sarebbero le intercettazioni anche di due soubrettes che discutono di quanto ce l’ha duro Berlusconi?
Ma questo è un grande show!!!
A questo punto vorremmo anche una telefonata hard in cui Silvio spiega a a una ministra o a una sottosegretaria, come vorrebbe che lei procedesse alla famosa manovra Lewinsky. Sì, lui e lei che si toccano, rantolano, ansimano e dopo aver raggiunto apici lirici nel settore telecomunicazioni. Poi, conclusi i gemiti (e i ti prendo così, ti rigiro di su, te lo piazzo lì, con quell’accento milanese che fa tanto porcaro) lui le annuncia che ha trovato una nuova polverina che insieme al viagra glielo intosta come il piccone che ha fatto fuori Trotsky.
E poi… Cosa potrebbe esserci ancora? Io ci vedrei anche un Silvio che fa lo spiritoso con Fedele Confalonieri e decreta la classifica di quali tra le tre fanciulle sia più abile nelle riunioni nella Stanza Ovale.
Cioè ma riesci a immaginare che pieno ne uscirebbe se venissero fuori delle registrazioni così?
Cioè, Gesù, ti prego, questa ce la devi lasciar vedere! Anzi sentire.
Che poi, in laterale, potremmo osservare: Dio mio ma come sono caduti in basso!!! O forse ci sono sempre stati. Tra la spazzatura di Napoli e le telefonate del presidente siamo certi che a livello internazione l’Italian Style è in crisi.
E’ il sistema, baby. O stai su o stai giù. E se stai giù o lo prendi di qua o lo prendi di là.


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