CLICK di Pino Corrias
Nel suo pregevole “Vivere a spese degli altri”, la biologa Claudia Bordese elogia il re dell’evoluzione, il parassita, che definisce subdolo, ambiguo, ingannevole e soprattutto ben nascosto. “In natura – scrive ammirandoli- sono le specie più tenaci. Si guardi il pidocchio, parassita per eccellenza: da milioni di anni sopravvive indisturbato ottenendo nutrimento, riparo e mezzo di trasporto nel cui pelo si rifugia”.
Nella vasta foresta della politica italiana, i nostri pidocchi hanno imboccato una evoluzione assai più sorprendente. Si mostrano in piena luce anzichè nasondersi. Vestono ampie poltrone e lucide grisaglie. Sorridono sempre ai capi branco. Divorano pasti caldi. Si muovono usando autisti e auto non loro. Strisciano carte di credito aziendali. Telefonano dicendosi: “Dobbiamo parlare di quella cosa lì, vediamoci dove sai, porta chi devi”. Hanno da un pezzo sostituito il pelo in cui rifugiarsi con appartamenti che li ospitano a loro insaputa, dimore d’alto pregio, che si scambiano tra consanguinei. Se scoperti con le mandibole aperte, si offrono di pagare il conto. Magari a anni di distanza. Ma ignorando il prezzo dell’onestà si trasformano in pidocchi piangenti.
da Il Fatto Quotidiano, venerdì 13 gennaio 2012